autart
autonomia autoformazione artivismo
NAME Readymade
categoria: appuntamenti

FOCUS 2009/2010

DISPOSITIVI E AFFETTI

Venerdì 29 aprile 2010 ore 12,00 – viale Marche, 71 aula magna

JANEZ JANŠA

NAME Readymade

Che cos’è un nome proprio? Qual è il suo ruolo nella società? A prima vista, sembra che non ci sia nulla di più concreto, di più stabile, di più riconoscibile di un nome di persona. Un nome di battesimo unito a un cognome è un’etichetta che identifica univocamente un individuo. Ma quanto ha davvero di “personale„ un nome, se l’utilizzo che se ne fa è principalmente pubblico? E i nomi dei personaggi pubblici, che cosa significano davvero – in termini di marchio, di brand – nella società neoliberista contemporanea? E se uno di quei nomi viene assunto (cosa che è possibile fare, legalmente, in moltissimi paesi) da un’altra persona, che sino al giorno prima aveva un altro nome? Lo statuto dei nomi di persona pone diversi e imbarazzanti problemi: la moltiplicazione di uno di essi – in quanto significante – porta alla scomparsa del referente originale, o non contribuisce piuttosto alla popolarità e alla diffusione di quel nome stesso?

Nel 2007 tre artisti sloveni, seguendo rigorosamente le procedure richieste, cambiarono il proprio nome in quello dell’allora primo ministro della Slovenia, Janez Janša, e da quel momento in poi tutte le loro opere, tutti i loro affari pubblici e privati, sono stati firmati e condotti con quei nomi. Nella mostra NAME Readymade i loro documenti di identità ancora validi vennero esposti come “opere d’arte„, e come tali riconosciuti e certificati da esperti del campo, creando così una nuova forma di Readymade mai vista prima di allora, e sollevando ancora nuovi paradossi e nuovi problemi, tanto di tipo estetico quanto pratico e legale. Questi interrogativi e paradossi, creati da una ingegnosa messa in discussione dei confini tra sfera linguistica, giuridica e sociale, verranno presentati e discussi da uno dei protagonisti di quell’operazione.

Janez Janša è un artista concettuale, performer e produttore che vive e lavora a Ljubljana, in Slovenia. Il suo lavoro ha una forte impronta politico-sociale ed è caratterizzato da un approccio intermediale

Le sue opere sono state presentate a Manifesta 4, allo ZKM di Karlsruhe ad ARCO a Madrid, a ISEA 2002 a Nagoya , ad Ars Electronica di Linz e in molti altri luoghi del panorama artistico mondiale. Fra esse ricordiamo I Need Money to Be an Artist (1996), Brainscore (2000), Problemarket.com (2001), machinaZOIS (2003), DemoKino – Virtual Biopolitical Agora (2003-06), Brainloop (2006), Signature Event Context (2008) and RE:akt! (2006-2009). Tiene conferenze e workshop in molte università e istituti d’arte contemporanea in tutto il mondo.

È direttore artistico di Aksioma – Institute for Contemporary Art, Ljubljana, un centro di produzione e distribuzione di progetti .

Janez Janša ha curato i libri La Carta del Carnaro / The Charter of Carnaro (Študentska Založba, 2009), DemoKino – Virtual Biopolitical Agora (con Ivana Ivković, Maska/Aksioma, 2005), NAME – Readymade (con Janez Janša e Janez Janša, Museum of Modern Art Ljubljana/Revolver, 2008) e RE:akt! – Reconstruction, Re-enactment, Re-reporting (con Antonio Caronia e Domenico Quaranta, FPeditions, 2009).