FREE CELL VIDEO ART
workshop con Giacomo Verde
Venerdì ore 14:00 – Aula magna
@ Accademia di Belle arti di Brera via Marche 71, M3 fermata ZARA [istituto Zappa/BRERA]
primo appuntamento del ciclo di autoformazione Industria Creativa e Open Source
temi trattati: cellulare . video . bluetooth . media server . bassa tecnologia
ESTETICHE MOBILI
free cell video art
www.verdegiac.org/video-art-cell/index.html
Durante il workshop verrà effettuata una breve introduzione sull’uso creativo di bassa tecnologia e sulle caratteristiche della ripresa con video cellulare, analizzandone brevemente gli usi più comuni. Verrà poi presentato il progetto: “Free Cell Video Art”, procedendo con la visione e analisi di alcuni dei video fatti nel progetto: come sono stati realizzati e perche’. Il workshop poi passerà alla parte più pratica e creativa, preparemo insieme uno o più brevi video per cellulari, seguendo i passaggi di brainstorming, riprese e montaggio, a stacchi o anche al computer. Verranno spiegati infatti anche i semplici metodi di acquisizione, conversione e editing delle riprese effettuate con i cellulari. I video, insieme agli altri materiali usati, potranno essere sguinzagliati nelle vicinanze grazie al media server bluetooth che si metterà in piedi durante i tre giorni dell’AHAcktitude. I partecipanti sono invitati a venire “armati” di video telefono.
GIACOMO VERDE
Nasce in provincia di Napoli. Figlio di migranti cresce a Empoli e si diploma all’Istituto d’Arte di Firenze. Migrante, vive a Treviso dall’85 e a Lucca dal ’98. Negli anni 70 ha fatto animazione teatrale, concerti di musica popolare, teatro di strada e comico. Negli anni 80 ha fatto teatro di ricerca, techno-performances, videoarte, il suonatore di zampogna, teatro per ragazzi, l’ospite in TV, computer grafica ed inventa il Tele-racconto. Dai primi anni 90 si occupa di televisione ed arte interattiva, realtà virtuale, didattica video, telematica, teoria della comunicazione e si accorge di essere (stato) un cyberpunk. Inizia il terzo millennio ritrovandosi “artivista” e facendo il docente di video-teatro in due Accademie. Sperimentare ludicamente sulle mutazioni tecno-antropo-logiche in atto e creare connessioni tra i diversi generi artistici è la sua costante, senza perdere la voglia di fermarsi e l’accento toscano.
