autart » articoli http://www.mybreadcrumbs.it/autart autonomia autoformazione artivismo Tue, 09 Jun 2020 20:58:01 +0000 en-US hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.4.1 La mostra-protesta degli studenti di Brera http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/la-mostra-protesta-degli-allievi-di-brera/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/la-mostra-protesta-degli-allievi-di-brera/#comments Fri, 10 Dec 2010 20:03:46 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14722 Una mostra collettiva improvvisata davanti al Duomo, a Milano, con tanto di quadri e ritratti in presa diretta. Gli studenti dell’Accademia di Brera sono tornati a farsi sentire con un nuovo blitz creativo: “Manterremo la nostra promessa: un’azione al giorno”. Al centro delle loro azioni, la riforma Gelmini e la rivendicazione di una “totale comparazione dei diplomi accademici alle lauree universitarie”

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Napolitano firma un assegno per la cultura http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/napolitano-firma-un-assegno-per-la-cultura/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/napolitano-firma-un-assegno-per-la-cultura/#comments Sun, 05 Dec 2010 22:10:10 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14708 Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è arrivato in mattinata alla Pinacoteca di Brera, a Milano, per una visita privata ai capolavori di Caravaggio e Raffaello. Dopo la visita al museo è stato avvicinato da una delegazione di studenti dell’Accademia di Brera che gli hanno mostrato una lettera in cui venivano espressi i motivi della protesta delle Accademie di belle arti. Il capo dello Stato, che si è trattenuto per qualche minuto con la delegazione ed era accompagnato dalla moglie, la signora Clio, ha firmato simbolicamente un assegno di 300 milioni di euro a favore della “cultura, istruzione e liberi saperi”. Una curiosità: sulla data dell’assegno era indicata la data del 2009 invece del 2010.

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Brera, la protesta è a colori http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/brera-la-protesta-e-a-colori/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/brera-la-protesta-e-a-colori/#comments Sun, 05 Dec 2010 15:54:39 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14682 Strisce di vernice colorata lungo tutta la rotonda di Cadorna. L’ultima azione degli studenti dell’Accademia di Brera, per protestare contro la riforma Gelmini, è stata all’insegna del colore. Verso sera i ragazzi hanno versato quattro secchi di vernice (rosa, verde, bianca e gialla) agli angoli di due incroci: nel giro di pochi minuti automobili e pedoni hanno colorato involontariamente tutta la piazza con strisce e impronte di piedi. Poi gli studenti hanno lanciato dei volantini: “Brera aperta alla città: riprendiamoci il tempo perso a causa di ritardi e cancellazioni dei corsi”

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/12/04/foto/brera_la_protesta_a_colori-9843517/1/

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Gli studenti occupano le strisce pedonali http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/gli-studenti-occupano-le-strisce-pedonali/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/gli-studenti-occupano-le-strisce-pedonali/#comments Thu, 02 Dec 2010 19:51:01 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14661 Con gli striscinoni attaversano la strada in cento ogni volta che il semaforo è verde. Traffico in tilt e automobilisti che suonano il clacson ma l’azione è del tutto legale.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/12/02/news/gli_studenti_di_brera_alla_scala_occupate_le_strisce_pedonali-9767328/

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_2/studenti-brera-protesta-incrocio-piazza-scala-1804293750028.shtml

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il parlamento http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/il-parlamento/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/il-parlamento/#comments Thu, 02 Dec 2010 00:49:33 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14668 La protesta degli studenti non si ferma: manifestazioni e blocchi in tutta Italia. A Milano occupata l’Accademia di Brera.

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Riforma Gelmini, a Brera gli studenti fanno colletta http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/riforma-gelmini-a-brera-gli-studenti-fanno-colletta/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/riforma-gelmini-a-brera-gli-studenti-fanno-colletta/#comments Wed, 01 Dec 2010 18:10:03 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14678 Continuano le mobilitazioni contro la riforma Gelmini. Gli studenti dell’Accademia delle Belle arti di Brera, a Milano, si sono inventati una singolare forma di protesta: per le vie della città chiedono “gli spicci” per pagarsi gli studi e far fronte ai tagli all’istruzione previsti dal provvedimento.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/01/riforma-gelmini-a-brera-gli-studenti-fanno-colletta/79767/

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Verso e dopo il 12 marzo http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/testi/verso-il-12-marzo/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/testi/verso-il-12-marzo/#comments Tue, 09 Mar 2010 19:41:43 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=12037 Il 12 marzo 2010 il mondo della formazione scenderà in piazza per la prima volta in seguito all’ approvazione della riforma Gelmini, ognuno con le proprie rivendicazioni. ]]> La riforma delle università si fa attendere ma l’attesa non è di certo calma e senza spaesanti locuzioni del governo.
Il 12 marzo 2010 il mondo della formazione scenderà in piazza per la prima volta in seguito all’ approvazione della riforma Gelmini, ognuno con le proprie rivendicazioni.
Il 4 marzo 2010 il governo ha deciso di tracciare una linea netta separando l’istruzione, dall’istituzione pubblica delle scuole superiori, senza nessun pudore l’ ultimo decreto legge ed il completamento totale della riforma, annunciato per inizio estate, viene descritto dal governo come “un grande cambiamento”. Inutile descrivere il vuoto nel quale l’istruzione pubblica cadrà e possiamo dire, sta cadendo.
Tagli, licenziamenti, eliminazione della geografia, tetto massimo del 30% per i migranti in ogni classe, riduzione dell’obbligo scolastico grazie all’ apprendistato, azzeramento della sperimentazione, 30 ore obbligatorie a settimana con l’eliminazione completa di tutti i laboratori e la gravante del voto di condotta.

Per quanto riguarda le Università e le Accademie, il saccheggio lo si può notare nei pesanti tagli all’ FFO, nell’aumento indiscriminato delle tasse a cui assistiamo da tempo e nell’assurdo e becero inserimento nei Consigli di Amministrazione di aziende private che come facilmente possiamo immaginare saranno le vere e uniche, oltre agli studenti, finanziatrici delle Università pubbliche. Dal finanziamento, al diritto di decisione il passaggio è ovvio, oltre che immediato, la pressa capitalista oltre che invadere i CdA devasterà ogni scopo formativo, ogni lungimiranza conoscitiva, ogni ego creativo che necessita di un ventaglio di opportunità didattiche sul quale esprimersi.

Le Accademie dal loro canto si portano dietro ogni tipo di acciacco istituzionale, i ddl presentati al Senato, come potevamo immaginare, appellandosi all’emergenza crisi eliminano ogni possibile parificazione dei finanziamenti statali con le università, ma riconoscendo, “Alta” la formazione impartita agli studenti, considera opportuno l’equiparazione dei titoli di studio accademici con le lauree. Quello che ne scaturisce è una totale disfunzione strutturale che vede le accademie rincorrere una formazione di qualità che non raggiungerà mai, segnata dal completo disinteresse degli organi statali competenti. L’unico interesse che può far incanalare l’attenzione mediatica (e istituzionale) su un’accademia è il suo trasferimento all’interno di future sedi ancora più inadatte di quella fino ad ora assegnatagli.

Il cane zoppica e lo si finisce a bastonate, in questo scenario degenerativo i baroni si ritagliano orticelli edenici spergiurando e speculando sulle tasche degli studenti e mentre la nave affonda con tutta la disinvoltura possibile si assicurano scialuppe di salvataggio. Adesso è crisi ma è crisi vera, ai tutor viene promesso il pagamento a fine anno, tecnici didattici e di laboratorio vivono con due mensilità da inizio ottobre, la busta paga dei docenti tarda ad arrivare, trasformando la didattica in un valvola di sfogo, il collasso è alle porte e nello stesso giorno della commemorazione del processo che ha messo l’università in ginocchio, gli studenti scendono in piazza.

C’è la necessità di iniziare un cambiamento e il cambiamento che conta è quello che avviene nell’immaginario. Elemento fondamentale è la nostra capacità creativa. È la riattivazione del suo potenziale all’interno del mondo. Possiamo prenderci ciò che desideriamo attraverso la diffusione delle idee in tutte le forme che conosciamo. Tutti possiamo contribuire attraverso lo scambio e la condivisione delle nostre conoscenze e saperi, a realizzarla e renderla concreta.
La sperimentazione è l’unica maniera di conquistare forme di gestione del comune, produrre alternative è parte del nostro DNA, attraverso lo stravolgimento dei codici, anche nella manifestazione pubblica, vogliamo esplorarne il senso ludico e irriverente, per questo valido motivo esprimiamo il desiderio di reinventare una presenza di piazza: prendiamo ispirazione dalla rebel clown army, riformulandola a seconda delle nostre più creative esigenze.

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Arresti, cariche, denunce e riforme… ATTENTI AL CLIMA! http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/arresti-cariche-denunce-e-riforme-attenti-al-clima/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/arresti-cariche-denunce-e-riforme-attenti-al-clima/#comments Thu, 19 Nov 2009 10:00:03 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=8717 comunicato scritto da Fuori Controllo

Negli ultimi mesi la Questura di Milano sta colpendo tutte le realtà organizzate che lo scorso autunno hanno partecipato attivamente al movimento contro lo smantellamento della pubblica istruzione. Il 24 settembre la Procura ha emesso 60 avvisi di garanzia per fatti avvenuti durante l’Onda; il 29 settembre il Senato Accademico della Statale ha sospeso 2 studenti alla fine di un procedimento disciplinare iniziato grazie al materiale fornito dalla Digos; il 13 novembre una maxi-operazione di polizia si è conclusa con l’arresto di 5 studenti accusati di aver rubato fotocopie per un valore di 20 euro; il 14 novembre è stata sgomberata per la terza volta la scuola civica serale Gandhi che il Comune ha deciso di chiudere nonostante la sentenza del Tar; il 17 novembre, durante la giornata europea per il diritto allo studio, carabinieri e polizia hanno caricato ripetutamente un corteo studentesco fermando 4 studenti ora sotto processo.
Questa fitta successione di eventi di certo non porta a pensare a delle coincidenze. Il clima sta cambiando. Non si tratta solo di fare terra bruciata attorno a coloro che hanno contributo all’Onda per preparare il terreno alla riforma dell’università, ora in esame alla Commissione del Senato. Le persone colpite dai provvedimenti, infatti, non fanno politica solo a scuola o all’università, ma anche nella metropoli. Inoltre, i capi di imputazione e la quantità di mezzi e agenti impiegati nelle azioni repressive sono sproporzionati rispetto agli atti contestati.
I meccanismi e gli strumenti sono sempre gli stessi. Si colpisce chi è più attivo attraverso polizia e magistratura e contemporaneamente lo si criminalizza e lo si isola usando i media. La strategia è semplice: delegittimare chi è ritenuto un punto di riferimento per impedire che lo scontento possa trasformarsi in azione collettiva e opposizione sociale.
Il governo vuole “riformare” la scuola e l’università. Cerca di creare consenso spacciando lo smantellamento della pubblica istruzione e del diritto allo studio come innovazione e meritocrazia. Di certo non vuole un’altra Onda, men che meno come quella dell’anno scorso che ha saputo guadagnare consensi nella società. E’ toccato lo scorso marzo a Roma, lo scorso luglio a Torino e ora è il turno di Milano.
La cosa più intollerabile per noi, forse, è l’appoggio che le autorità accademiche stanno concedendo. La presenza della polizia in borghese all’interno delle nostre facoltà è ormai consuetudine, le pressioni sugli studenti affinché denuncino altri studenti si stanno facendo sempre più frequenti, così come le richieste del Rettore alla Questura e ai Presidi dei nomi e delle foto degli studenti che fanno politica.
“Noi smantelliamo la scuola e l’università. Voi state zitti!”, questo sembra lo slogan degli ultimi mesi. E’ rivolto a tutti. E sarà responsabilità di tutti se la strategia di sempre avrà successo anche questa volta.

Collettivo Fuori Controllo – Scienze Politiche
Uninversi
Collettivo di Cittá Studi
Ri-Scossa Studentesca – Lingue
Collettivo No Pasaran – Mediazione
Collettivo AutArt – Brera
Collettivo Pantera
Lapus – Storia
GayStatale

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Una prospettiva, un futuro, una presa per il culo http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/una-prospettiva-un-futuro-una-presa-per-il-culo/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/articoli/una-prospettiva-un-futuro-una-presa-per-il-culo/#comments Sun, 25 Oct 2009 15:58:12 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14782 articolo per la rivista “Sottotraccia”

Per quanto si possa detestare l’attuale condizione delle accademie italiane, valutandole come una sfera di problematiche liquidate dalla più comune considerazione “tanto sono artisti”, bisognerebbe spolverare i vecchi ammuffiti gessi ai quali viene assegnata una potenzialità culturale ed espressiva devastante, anacronistica e becera ma che racchiudono le speranze, purtroppo, di molti studenti.

1999, Bologna process, you now?

Quando tra studenti si vocifera processo di Bologna e 1999 il riferimento più diretto va alla catastrofe 3+2 e a tutte le conseguenza che ne derivano. Ma mentre tutti gli studenti europei fanno questa associazione, per gli studenti delle accademie italiane la questione è diversa, il processo di Bologna non ha solo rappresentato una modifica della struttura, bensì una grandissima illusione. Nel nostro caso si chiama riforma a costo zero e legge n°508. Il 3+2 ha dato la possibilità all’Accademia di Belle Arti di Brera, di offrirsi come “illustre accademia pilota”, terreno di sperimentazione. Il progetto ha consentito l’apertura di corsi importanti, ma ha creato una voragine precaria completamente instabile dove gli studenti ogni anno si devono confrontare con l’incertezza del proseguimento del loro percorso di studio. Una condizione che all’interno di certe istituzioni, oggi come oggi, è diventata la consuetudine.

Chi ha diretto l’Accademia fino adesso non ha perso tempo per sfruttare la situazione e fare diventare questo terreno incerto, barcollante e poco controllato, un campo di sperimentazione per il parentato. “Dividetene e abbiatene tutti” sembrava dicessero, ma è il concetto di tutti ancora sfugge. Sono le stesse persone che dividono e si dividono e che appena possono alzano la bandiera al fianco degli studenti per richiedere a gran voce il riconoscimento della nostra classe di laurea. Infatti la legge n°508 prometteva l’equiparazione del titolo di studio rilasciato dalle accademia ad un titolo universitario, ma in pieno stile italiano è stata lasciata a metà, incompleta. Attualmente siamo in possesso di un diploma accademico equipollente ad una laurea generica senza specializzazione. Solo da poco tempo, dopo 10 anni, cinque disegni di legge vengono discussi al senato per il completamento della riforma AFAM.

Una prospettiva, un futuro, una presa per il culo.

Ma le illusioni non finiscono qua, questo è solo il racconto della sfiga più accessibile, gli articolati e complessi castelli di carta sono ben più radicati, acqua è vento non li scalfiscono, le oro fondamenta sono in tutti noi in una opinione obbrobriosamente condivisa: l’artista è il punto d’arrivo, l’accademia la strada da percorrere, il quadro ed il pennello le armi per interpretare la realtà, la contemplazione lo strumento divino dato all’artista possessore di visioni altre che grazie alla sua mano apre porte verso la verità.
Niente di più falso e fuorviante, la sottile linea che divide il patetico, dall’irrecuperabile è spesso ben vestita, ben truccata e tentatrice propone fama e ricchezza. Gli studenti delle accademie carichi di nobili intenti intraprendono il loro percorso di studi certi di affrontare tematiche immortali, intoccabili, apollinee accessibili solo grazie ad una meticolosa conoscenza dei misteri dell’espressione umana, studiano così forme, concetti, processi, offrono lavoro in cambio di considerazioni, si danno in pasto alle opinioni incastrandosi così nel mercato finanziario più invisibile ed immateriale. Il tutto è ben mascherato da una etichetta, un marchio, Brera e condito da una retorica che vende un’illusione agli studenti che sognano ad occhi aperti di un prestigio senza sostanza.

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