autart » autoformazione http://www.mybreadcrumbs.it/autart autonomia autoformazione artivismo Tue, 09 Jun 2020 20:58:01 +0000 en-US hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.4.1 Pornosotrx.net – sono tutta orecchie http://www.mybreadcrumbs.it/autart/appuntamenti/pornosotrx-net-sono-tutta-orecchie/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/appuntamenti/pornosotrx-net-sono-tutta-orecchie/#comments Thu, 28 Apr 2011 00:46:52 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14842

SEMINARIO CON SILVIA CORTI AKA SLAVINA

Giovedì ore 11:00 – Aula Magna
@ Accademia di Belle arti di Brera, Viale Marche 71 (Brera 2)
incontro del laboratorio d’autoformazione SAPESSI COM’È STRANO IL POSTPORNO A MILANO

L’universo sonoro é una risorsa preziosa per chi non vuole sacrificare  la sua immaginazione al culto dell’immagine.  In un buio avvolgente dove convivono musica, rumori, parole e sospiri,  i corpi si smaterializzano e si riconfigurano liberamente, dando voce a desideri primordiali e bisogni post-organici. Puó realizzarsi il sogno di una sessualitá rivoluzionaria, che trascenda tutte le dicotomie categorizzanti (maschio/femmina, omo/etero, reale/virtuale, bello/brutto).

La piattaforma Pornosotrx é pensata per ospitare esperimenti narrativi incentrati su un erotismo fuori dagli schemi e dagli stereotipi. Ha l’ambizione di essere una radio comunitaria, uno spazio transitabile in cui chiunque ne abbia voglia possa sperimentare le potenzialitá del discorso postpornografico in un contesto immateriale dove perdere la vergogna del corpo e poter prescindere dal timore di essere riconoscibili.
Pornosotrx é un progetto che si sviluppa grazie all’intercambio fluido tra esperienze virtuali (l’utilizzo attivo o passivo del sito come web radio) e incontri irl (in real life), nei quali stimolare la produzione di contenuti, condividere strumenti e facilitare connessioni.

Il laboratorio *Sono tutta orecchie* prevede un momento di confronto teorico, nel quale conoscere le caratteristiche dello strumento e le sue potenzialitá. Successivamente esploreremo le risorse tecnologiche necessarie alla realizzazione delle trx (clip audio):  librerie di suoni, software di editing etc.
Passeremo infine alla parte pratica, confrontandoci sui paesaggi sonori che ci piacerebbe creare e attraversare e giocheremo insieme a costruire un desiderio sinestesico che ci ubriachi le orecchie, ci riempia gli occhi di suoni e possa alimentare le nostre quotidiane pratiche di sovversione.

Silvia Corti a.k.a Slavina

É responsabile della documentazione video del festival The Influencers e collabora abitualmente con altri eventi del CCCB (Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona) come il festival Innmotion, la mostra di cinema L’Alternativa, l’Osservatorio Ovni o il Sonar. Nell’ambito commerciale è specializzata in campagne video virali per Internet e collabora dal 2004 con l’agenzia di comunicazione Guerrilla Marketing. Nella sua formazione come artista è stata fondamentale la partecipazione in diverse esperienze collettive di mediattivismo e comunicazione sociale sviluppate a partire dagli anni ’90, come il progetto di televisione indipendente Candida TV di Roma, il laboratorio di azione e sperimentazione femminista del Sexy Shock di Bologna e la rete internazionale Indymedia. Dal 2005 il suo ambito di ricerca si concentra sulla postpornografia, le rappresentazioni della sessualitá e l’identitá di genere. Lavora nel campo della pornografia mainstream come producer e aiuto regista e partecipa a seminari, conferenze e incontri internazionali in ambito istituzionale e in contesti underground. Entra a far parte dell’Associazione Artisti Visuali di Catalunya. Nella primavera del 2011 uscirà il suo primo libro di racconti, edito da Castelvecchi.

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Genere, tecnologie ed erotismo do it yourself http://www.mybreadcrumbs.it/autart/appuntamenti/genere-tecnologie-ed-erotismo-do-it-your-self/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/appuntamenti/genere-tecnologie-ed-erotismo-do-it-your-self/#comments Tue, 19 Apr 2011 00:54:04 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14850

SEMINARIO CON SEXYSHOCK

Martedì ore 11:00 – Aula Magna
@ Accademia di Belle arti di Brera, Viale Marche 71 (Brera 2)
incontro del laboratorio d’autoformazione SAPESSI COM’È STRANO IL POSTPORNO A MILANO

Che cosa è erotico e cosa no? Quali parti del corpo sono sessuabili? È più eccitante una zucchina o un ferro da stiro? Come influiscono i modelli di genere sui desideri e le pratiche erotiche? Quale margine di creatività individuale c’è nell’esperienza sessuale?

Prendendo spunto dalle riflessioni di Beatriz Preciado e dal suo “Manifesto Contra-sessuale” (2002) nel corso di questo laboratorio si invitano gli studenti e studentesse a riflettere su queste domande e si offriranno loro degli spunti – teorici e creativi- per sovvertire gli immaginari dominanti sulla sessualità e sul genere.

La giornata laboratoriale verrà gestita attraverso modalità didattiche attive: verranno alternati momenti frontali a momenti di discussione e di lavori di gruppo. Le sezioni frontali saranno volte a fornire a studenti e studentesse “una cassetta degli attrezzi teorici” sul recente dibattito internazionale su sessualità, genere ed erotismo utile a comprendere le coordinate entro cui si sviluppa il laboratorio. Successivamente, verranno proposti ai/lle partecipanti degli stimoli concreti volti a decostruire attivamente i modelli dominanti di sessualità ed erotismo  e ad esplorare nuove, possibili e creative forme di desiderio.

SexyShock di Bologna

È un collettivo che ha realizzato il primo sexy shop al femminile d’Italia, che il primo dicembre 1992 ha aperto i battenti all’interno del Teatro polivalente occupato di Bologna. L’idea è stata quella di ripensare al femminile uno spazio in cui solitamente si spaccia roba pornografica. Lo spazio ospita per la maggior parte creazioni originali pensate da donne e realizzate in esclusiva da un un laboratorio artigianale. L’idea è venuta a un gruppo di donne che si era messo insieme per affrontare l’ultima battaglia del femminismo bolognese per questo ha avuto l’idea di prendere qualcosa che proviene dal mercato per trasformarla e restituirla all’esterno in modo completamente diverso. Il SexyShock, comunque, non è solo un negozio ma anche uno spazio di discussione da cui è partita una sexy inchiesta sull’immaginario sessuale di uomini e donne a partire dalla pornografia. Inoltre ha al suo interno un gruppo di lavoro sulla prostituzione organizzato in collaborazione con il “Comitato per i diritti civili delle prostitute”. Recentemente il collettivo ha prodotto una campagna nazionale contro la violenza maschile sulle donne. Tutto insieme in un unico laboratorio perché i corpi lavorano, comprano, vengono violentati, prostituiti, ma desiderano anche, provano piacere, fanno l’amore. Questa complessità non viene riconosciuta, non ha ancora un sistema di rappresentazione. Sembra che non sia comunicabile perché è contraddizione vivente. Ma la realtà è fatta anche di questo: contraddizioni che vivono, si muovono, si attraversano, si contaminano e mutano.

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Indie Porn & Net Porn http://www.mybreadcrumbs.it/autart/appuntamenti/indie-porn-net-porn-la-pornografia-come-esperienza-soggettiva-e-condivisa/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/appuntamenti/indie-porn-net-porn-la-pornografia-come-esperienza-soggettiva-e-condivisa/#comments Mon, 04 Apr 2011 00:27:08 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14829

La pornografia come esperienza soggettiva e condivisa

SEMINARIO CON TATIANA BAZZICHELLI E GAIA NOVATI

Aula Magna
@ Accademia di Belle arti di Brera, Viale Marche 71 (Brera 2)
incontro del laboratorio d’autoformazione SAPESSI COM’È STRANO IL POSTPORNO A MILANO

Alcune esperienze nell’area queer e indie porn europea nella metà del 2000 hanno cercato di aprire il concetto di sessualità e pornografia ad esperimenti ludici, fluidi e plurali. Con l’emergere dei social media e del porn 2.0 la situazione sta mutando. Cosa significa fare pornografia indipendente oggi? In che modo può essere vista come un’esperienza condivisa? È necessario individuare territori di sconfinamento corporei e tecnologici in cui intravedere una possibile via di uscita alla progressiva commercializzazione ed individualizzazione della pornografia indipendente.

lunedì 4 aprile MATTINA ore 10:00

Intro: Indie Porn & Net Porn
La pornografia come esperienza soggettiva e condivisa.

Queersexuality by Gaia Novati
La parola pornografia e’ neutra: assume valore positivo o negativo a seconda del contesto socio-culturale in cui viene inserita o usata.  Il porno mainstream abusa continuamente dei corpi di chi usa e di chi fa pornografia, ma allora quale e’ il luogo per raccontare una pornografia altr@? Attraverso le teorie del post-porno – termine regalatoci dall’attivista Annie Sprinkle – e le riflessioni femministe e queer- possiamo riaffermare una pratica in grado di destabilizzare e contraddire i dictat culturali imposti dall’industria del sesso, sistema centrale preposto alla  normalizzazione e al controllo  dei corpi e del piacere.

(Hack)Sex & Open Porn by Tatiana Bazzichelli
Qual e’ la connessione fra hacking e pornografia? Se consideriamo alcune esperienze della scena hacker e attivista italiana degli ultimi trent’anni, l’attitudine hacker è strettamente connessa all’idea radicale dell’autogestione, e della produzione indipendente (Do It Yourself) che negli anni Ottanta era propria del movimento punk. Ma l’idea di creare reti di relazione fra individui ed esperienze collettive condivise in cui l’uso sovversivo della rete e dei computer è connesso alla pratica politica, non è solo da limitare al campo tecnologico. La sessualità può venir vista come un campo di sperimentazione e di esperienza co-partecipata, in cui hackerare i codici dell’immaginario sessuale e in cui esprimere l’attitudine punk del DIY attraverso l’autoproduzione della pornografia e la ricombinazione dei suoi linguaggi. Mentre l’hacktivism è l’azione diretta sociale e politica sulla rete, la pornografia diventa l’azione diretta sociale e politica sul corpo e sui corpi.

Analisi di realtà locali
San Francisco: Sex e tech: il festival Arse Elektonika di San Francisco, Burning Man e l’esperienza di Kink.com.
Berlino: Avant-gard porno-culturale e la moltitudine queer che la attraversa. Dal Porno film festival ai sexparty.

Dibattito e condivisione di esperienze

lunedì 4 aprile POMERIGGIO ore 14:00

Presentazione del Festival CUM2CUT + proiezioni video
CUM2CUT è un network eterogeneo e internazionale di artisti, attivisti e tutti coloro che desiderano esprimere liberamente la propria sessualità e creare, allo stesso tempo, sperimentazione dei codici linguistici e visivi. L’obiettivo è sviluppare un network aperto e indipendente dove le persone possano esprimersi attraverso la pornografia senza sentirsi/essere marginalizzate. In CUM2CUT l’idea del gioco è fondamentale: giochi di corpi, sex-toys e, più in generale, oggetti e luoghi erotizzati sono il moto d’inizio di un’opera di sovversione e di détournament della pornografia commerciale. CUM2CUT si rivolge a tutt@ coloro che si sentono abusat@ dalla pornografia commerciale, che non sopportano più di vivere ruoli normalizzati e normalizzanti. Allo stesso tempo, CUM2CUT, propone una prospettiva critica sull’immaginario politico e rifiuta l’idea che una politica antagonista debba essere necessariamente seria e noiosa. CUM2CUT intende suggerire una progettualità sperimentale che parta dai corpi e dai luoghi, mescolando soggetti fluidi, identità nomadi e sessualità giocose.
http://www.cum2cut.net

Approfondimenti:
Bazzichelli Tatiana, “On Hacktivist Pornography and Networked Porn”, catalogo dell’Arse Elekotronika Festival, edito da Monochrom (AT), Re/Search Publications, San Francisco, USA (in stampa).
PDF: http://www.tatianabazzichelli.com/PDF_files/Bazzichelli_Hacktivist_Pornography.pdf

martedì 5 aprile POMERIGGIO ore 14:00

Spam e Porno nell ‘ epoca della ripetizione ecnologica.

Alcune riflessioni sulla nascita dello spam e sulla costruzione dell’ immaginario sessuale imposto dalla industria del sesso.

Tatiana Bazzichelli e Gaia Novati

Sono curatrici del festival indipendente CUM2CUT. CUM2CUT Indie-Porn-Short-Movies-Festival è rivolto a tutta la scena artistica e creativa indipendente e all’area queer italiana e internazionale è uno spazio aperto dove artisti, registi, djs, attori/ici e chiunque sia interessato, può collaborare e partecipare. L’idea da cui si sviluppa CUM2CUT è quella di mettere in relazione un network eterogeneo e internazionale di persone desiderose di esprimere liberamente la propria sessualità e creare, allo stesso tempo, arte sperimentale. L’obiettivo è sviluppare un network aperto e indipendente dove le persone possano esprimersi attraverso la pornografia senza sentirsi/essere marginalizzate. In CUM2CUTt l’idea del gioco è fondamentale: giochi di corpi, oggetti sessuali e, più in generale, sex-toys sono il moto d’inizio di un’opera di sovversione e di détournament della pornografia commerciale. CUM2CUT si rivolge, quindi, a tutti/e coloro che si sentono abusati dalla pornografia commerciale, che non sopportano più di vivere ruoli normalizzati e normalizzanti. Allo stesso tempo, CUM2CUT, propone una prospettiva critica sull’immaginario politico e rifiuta l’idea che una politica antagonista debba essere necessariamente seria e noiosa. CUM2CUT intende suggerire una progettualità sperimentale che parta dai corpi e dallo spazio, spargendo nubi di polline che erotizzino la città di Berlino, mescolando corpi fluidi, identità nomadi e sessualità giocose.

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Sapessi com’è strano il postporno a Milano http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/sapessi-come-strano-il-postporno-a-milano/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/sapessi-come-strano-il-postporno-a-milano/#comments Fri, 01 Apr 2011 00:21:07 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14819 ciclo di autoformazione organizzato dal collettivo autart in collaborazione con Cascina Torchiera e Sos Fornace

Il laboratorio di autoformazione riflette sulla costruzione delle appartenenze sessuali condivise, sugli stereotipi uomo/donna e sulla creazione di nuovi codici immaginari attraverso la destrutturazione delle categorie rigide. In che modo le tecnologie offrono dei sentieri di sperimentazione innovativa di fronte alla tradizionale dicotomia uomo/donna? Quali sono questi nuovi territori di creazione e azione artistica attraverso le attuali categorie (aperte) legate alla sessualità?
La pornografia di oggi, e’ sempre più “indie porn” e ha come protagonisti non più star dello spettacolo, ma persone normalissime, che autogestiscono la propria sessualità, inventandosi nuovi codici e forme di espressione creativa indipendenti e non patinate. Forse l’autenticità è il nuovo segreto del successo, unito alla possibilità di raggiungerlo velocemente attraverso canali P2P, blog e circuiti share di scambio video, foto, film indipendenti dove il porno si fa gioco e ironia.

Il discorso dell’indie porn, sembra portare nuova linfa anche nel campo della netculture e della teoria dei media, stanca di decenni di dibattiti sul corpo digitale e il cyberspazio. D’altra parte anche le nostre mailbox parlano chiaro: più della metà dei messaggi che riceviamo ogni giorno, ci ricorda che il sesso è parte importante della nostra vita.
Il laboratorio di auto-fomazione vuole riflettere su quali sono le nuove prospettive creative legate alla sessualità, al genere e al netporn e prevede quattro aree di ricerca-azione. Queste tematiche verranno affrontate grazie all’aiuto di attiviste che da tempo lavorano nel settore: Silvia Corti a.k.a Slavina, curatrice del progetto radio Pornosotrx, Tatiana Bazzichelli  e  Gaia Novati curatrici del festival indipendente CUM2CUT, il collettivo Sexy shock che gestisce lo spazio culturale AtelierBetty di Bologna.


CALENDARIO DEGLI INCONTRI



spettacolo MAGNIFICAT

venerdì 1 aprile 2011
scritto e diretto da Ila Covolan,con Mara Pieri,e le musiche originali di Puppet_Luca Tiengo.
@Cascina Torchiera


INDIE PORN & NET PORN. LA PORNOGRAFIA COME ESPERIENZA SOGGETTIVA E CONDIVISA

lunedì 4 e martedì 5 aprile 2011
workshop con Tatiana Bazichelli & Gaia Novati
@Brera

 

THE TRAVELLING PORNO KARAOKE SHOW

lunedì 4 aprile 2011
con Tatiana Bazichelli & Gaia Novati
@Cascina Torchiera


GENERE, TECNOLOGIE ED EROTISMO DO IT YOURSELF

mercoledì 19 aprile 2011
workshop con SEXYSHOCK
@Brera


PORNOSOTRX

giovedì 28 aprile 2011
workshop con Slavina
@Brera


IL POSTPORNO DA ASCOLTARE. IL POSTPORNO DA SPERIMENTARE!

venerdì 29 aprile 2011
con Slavina
@Sos Fornace

 


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Laboratorio di autoformazione sul subverting e fake con il Parco Di Yellowstone http://www.mybreadcrumbs.it/autart/appuntamenti/laboratorio-di-autoformazione-sul-subverting-e-fake-con-il-parco-di-yellowstone/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/appuntamenti/laboratorio-di-autoformazione-sul-subverting-e-fake-con-il-parco-di-yellowstone/#comments Mon, 06 Dec 2010 00:58:07 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14696 aula 10 o 6 (da definirsi, cercateci!)  ore 15.00

L’attenzione sarà rivolta a pratiche che tendono ad un spostamento semantico dei processi comunicativi per la creazione di nuovi significati e per lo svelamento di meccanismi di propaganda invisibili. Attraverso il subverting, simile al concetto situazionista di détournement, alcuni gruppi artistici in questi anni hanno messo in evidenza anche in modo ironico e dissacrante le contraddizioni nascoste nelle maglie dei processi di informazione. Ne sono esempi, tra gli altri, Subvertr di Les Liens Invisibles, clone sovversivo di Flickr che introduce con il concetto di “subvertagging” una modalità alternativa di riappropriazione, e Yes We Spam!, una finta campagna di spam per il Partito Democratico messa in atto dagli IO/cose nel 2008 in piena campagna elettorale. In questi progetti è inoltre evidente l’utilizzo della pratica del fake, cioè la creazione di situazioni totalmente finte, in grado però di richiamare per analogie iconiche o funzionali altre situazioni (siti, campagne pubblicitarie) già esistenti, e quindi di ingannare l’utente;
Il Parco Di Yellowstone è uno studio di design grafico italiano con sede in Olanda, si occupa di design per la stampa, web design, packaging, tipografia, fotografia e immagine coordinata. Fondato nel 2008 da Loredana Bontempi e Emanuele Bonetti, laureati presso il Politecnico di Milano in Design della comunicazione visiva, a seguito di esperienze lavorative individuali maturate in studi di design grafico tra Milano, Amsterdam, Oslo e Londra.

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Gli studenti occupano le strisce pedonali http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/gli-studenti-occupano-le-strisce-pedonali/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/gli-studenti-occupano-le-strisce-pedonali/#comments Thu, 02 Dec 2010 19:51:01 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14661 Con gli striscinoni attaversano la strada in cento ogni volta che il semaforo è verde. Traffico in tilt e automobilisti che suonano il clacson ma l’azione è del tutto legale.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/12/02/news/gli_studenti_di_brera_alla_scala_occupate_le_strisce_pedonali-9767328/

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_2/studenti-brera-protesta-incrocio-piazza-scala-1804293750028.shtml

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Riforma Gelmini, a Brera gli studenti fanno colletta http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/riforma-gelmini-a-brera-gli-studenti-fanno-colletta/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/riforma-gelmini-a-brera-gli-studenti-fanno-colletta/#comments Wed, 01 Dec 2010 18:10:03 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14678 Continuano le mobilitazioni contro la riforma Gelmini. Gli studenti dell’Accademia delle Belle arti di Brera, a Milano, si sono inventati una singolare forma di protesta: per le vie della città chiedono “gli spicci” per pagarsi gli studi e far fronte ai tagli all’istruzione previsti dal provvedimento.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/01/riforma-gelmini-a-brera-gli-studenti-fanno-colletta/79767/

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ThinkTank Strike Now! http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/thinktank-strike-now/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/video/thinktank-strike-now/#comments Wed, 22 Sep 2010 01:20:48 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14628 Dichiarazione di Fosco Loiti Celant
sull’azione al Fuori salone dell’Università statale di Milano del 14.04.2010

Ricerca libera, saperi condivisi

Il nostro futuro non vi compete

Il 14 aprile 2010 ho promosso un’azione di pubblica votazione sulle installazioni presenti alla mostra Interni Think Tank nei chiostri dell’Università statale, uno degli eventi più attesi delle giornate del Salone del mobile.

Come in altre occasioni, la mia intenzione è stata quella di attirare l’attenzione su un importante problema sociale, in questo caso la strisciante privatizzazione a cui è sottoposto il sistema universitario italiano negli ultimi vent’anni. Di fronte allo smantellamento del welfare tradizionale e al crescente ridimensionamento del finanziamento pubblico, gli atenei stanno infatti da tempo sperimentando (seguendo le linee guida del cosiddetto “Processo di Bologna”) da un lato il ricorso al finanziamento privato, dall’altro l’aumento vertiginoso delle tasse studentesche. Insieme all’ingresso delle imprese private nell’università (che porta con sé una mentalità orientata all’interesse, alla competizione e al profitto), abbiamo quindi un’insostenibile pressione economica sugli studenti e le loro famiglie. La combinazione di questi due fattori sta producendo uno dei più massicci attacchi al diritto allo studio che si sia mai visto in Italia.

Partendo dall’esempio dell’iniziativa di Interni (una rivista del gruppo Mondadori) e della retorica sullo “sviluppo sostenibile” che caratterizza questa edizione del salone, ho voluto indicare la logica predatoria e sfruttatrice del cosiddetto “capitalismo cognitivo”, che funziona sul saccheggio delle pratiche sociali e della creatività giovanile, e che in cambio dei profitti conseguiti dalle aziende restituisce agli studenti solo disagio, precarietà e subordinazione. Ho sintetizzato questo atteggiamento nello slogan “Ricerchiamo le tue competenze, scegliamo il tuo futuro”, che riassume i metodi e gli obbiettivi dell’aziendalismo mediale (e non solo mediale). La libertà di ricerca, la condivisione dei saperi, il carattere pubblico e gratuito dell’istruzione, non possono essere separati dall’autodeterminazione dei soggetti protagonisti dei processi di conoscenza e delle pratiche sociali. Partire dai propri desideri per arrivare a recuperare le relazioni tra i singoli è un elemento fondamentale dei processi cognitivi, e si deve basare sull’utilizzo della conoscenza e dei processi comunicativi di cui tutti deteniamo i mezzi di produzione.

Come soggettività, sono consapevole che la mia esistenza e il mio lavoro dipendono dalla ricchezza delle relazioni che mi definiscono e dall’autogestione che queste relazioni mi consentono.

Io sono un artista qualunque, un essere umano qualunque, una singolarità qualunque. L’azione del 14 aprile è un altro passo verso il riaccendersi del conflitto sociale.

Fosco Loiti Celant

www.foscoloiticelant.com


il video dell’azione

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Cambrinski a Brera http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/cambrinski-a-brera/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/autoformazione/cambrinski-a-brera/#comments Wed, 22 Sep 2010 00:55:09 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=14611 Sacrica il Fotoromanzo in pdf Il fotoromanzo Cambrinsky a Brera nasce dalla seconda parte del laboratorio di autoformazione OPEN SOURCE e INDUSTRIA CREATIVA.]]>

Sacrica il Fotoromanzo in pdf

Il fotoromanzo Cambrinsky a Brera nasce dalla seconda parte del laboratorio di autoformazione OPEN SOURCE e INDUSTRIA CREATIVA.

Il corso non si è articolato con lezioni frontali nè con workshop ma è stato un laboratorio di indagine sviluppato con l’aiuto del collettivo Chainworkers e della rete UniversiPrecari. In questo percorso si è spinto studenti e lavoratori a raccontare della propria esperienza all’interno dell’ambito accademico. Dopo aver raccolto i racconti che vedevano protagonisti i partecipanti agli incontri, abbiamo pensato ad un oggetto che riuscisse a elaborare ironicamente e creativamente l’immaginario in cui viviamo ogni giorno. Il fotoromanzo è sembrata la forma più immediata e comunicativa attraverso la quale fosse possibile riutilizzare gli episodi narrati. Il prodotto che ne è risultato è frutto della messa in condivisone delle competenze dei diversi partecipanti al progetto ed ha portato all’elaborazioni di opere e progetti di diverso tipo come video, performance e testi.

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