autart » volantini http://www.mybreadcrumbs.it/autart autonomia autoformazione artivismo Tue, 09 Jun 2020 20:58:01 +0000 en-US hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.4.1 BRERA ESISTE DA PIÙ DI DUECENTO ANNI, MA NOI NO! http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/brera-esiste-da-piu-di-duecento-anni-ma-noi-no/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/brera-esiste-da-piu-di-duecento-anni-ma-noi-no/#comments Thu, 22 Oct 2009 22:07:08 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=617 logoBreraRotto

Da quando ci iscriviamo ci vendono un marchio che si regge solo sulle bugie di un passato glorioso, un nome che fanno credere dia prestigio a chi è dentro ma che è solo uno strumento per baroni e politicanti, una trappola per gli studenti di cui ci dobbiamo liberare. La realtà che abbiamo vissuto nel corso degli anni è quella del degrado non solo di un palazzo ma anche di una scuola che pretende di essere di alta formazione. In quasi sette anni le tasse sono aumentate del 300%. I piani di studio hanno subito continue modifiche non per esigenze didattiche che tenessero conto degli studenti ma per giochi di potere e continui tagli dei fondi da parte del Ministero. Hanno introdotto i piani di studio 3+2, abbassando il valore dei vecchi diplomi magistrali a diploma di primo livello. Adesso si accorgono che quella formula non aveva alcun valore e fanno marcia indietro senza chiederci niente. Non abbiamo mai avuto il completo valore legale dei nostri titoli di studio e i corsi biennali non hanno ancora un riconoscimento. Continuano a proporre master di specializzazione per spillare soldi agli studenti che seguono ancora il miraggio dell’inserimento del mondo del lavoro.
Adesso l’ultimo sopruso, vogliono che ce ne andiamo e i soldi del trasloco li vogliono da noi. Magari ci sbatteranno in una caserma, magari in un capannone in periferia e a subire saranno come sempre gli studenti. È ora di dire basta e di alzare la testa, basta con un Accademia spaccata in due, basta con una didattica scelta dall’alto, basta con continue scuse di assenza di fondi e spazi.

VOGLIAMO UNA SEDE ADEGUATA E LA DEVONO TROVARE LORO

Noi da qui non ce ne andiamo finché non ci siamo ripresi TUTTO.
Non solo noi la crisi non la paghiamo ma anche ci prendiamo quello che ci spetta.

CI SPETTA UNA DIDATTICA CHE SIA ESPRESSIONE DEI NOSTRI DESIDERI, CI SPETTANO DEGLI SPAZI E DEI LABORATORI CHE SIANO DEI LUOGHI DI PRODUZIONE E CONDIVISIONE IN UNA SEDE ADEGUATA, CI SPETTA CHE RICONOSCANO IL VALORE LEGALE E CULTURALE DEI NOSTRI PERCORSI, CI SPETTA CHE IL TEMPO CHE DIAMO A QUESTA SCUOLA CI PERMETTA DI AUTODETERMINARCI E CRESCERE COME SOGGETTI INSIEME, CI SPETTA E CI DEVONO DARE QUELLO CHE CI SERVE

CI DEVONO PAGARE
CI DEVONO DARE TUTTI I FONDI CHE SERVONO PERCHÉ L’EXPO NON SIA SOLO UNO STRUMENTO PER ARRICCHIRE I SOLITI PALAZINARI E FURB

VOGLIAMO TUTTI I SOLDI DELL’EXPO
e li vogliamo per gli studenti

scarica il pdf del volantino

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ignoranza, tagli e speculazioni… ci meritiamo un altro presente! http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/ignoranza-tagli-e-speculazioni-ci-meritiamo-un-altro-presente/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/ignoranza-tagli-e-speculazioni-ci-meritiamo-un-altro-presente/#comments Fri, 09 Oct 2009 10:00:19 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=1537 testo del volantino per la manifestazione del 9 ottobre 2009:

FLASHBACK

Lo scorso anno la reazione imponente degli studenti e delle studentesse ai pesanti tagli imposti dal ministro Gelmini alle scuole ed alle università pubbliche; un autunno di fuoco nelle facoltà e nelle accademie milanesi come a livello nazionale, a grandi mobilitazioni in difesa dell’istruzione libera ed accessibile a tutti e tutte, contro lo smantellamento della cultura e la svendita dei saperi, al grido di “Noi la crisi non la paghiamo”.

UN ANNO DOPO

Oggi paghiamo le conseguenze di quei tagli, vediamo in atto nei luoghi della formazione la distruzione del patrimonio pubblico che è il sapere attraverso il licenziamento in massa di professori precari il taglio agli assegni di ricerca, la chiusura dei propri laboratori, la drastica riduzione del curriculum di studi.

1958

Il termine “meritocrazia” in letteratura è nato per descrivere lo scenario di un futuro distopico in cui la posizione sociale di un individuo è determinata dal suo quoziente intellettivo e dallo sforzo. Ma chi può misurare intelletto e sforzo? Oggi questo futuro distopico è propagandato come giusto e auspica l’esistenza di una classe meritocratica che monopolizzi l’accesso al merito e di conseguenza perpetui il proprio potere, status sociale e privilegi.

OGGI

Il merito è evidentemente un dispositivo di controllo del lavoro cognitivo, e non di meno, un elemento di ricatto: nonostante non sia stata varata alcuna vera riforma volta ad indirizzare l’università nella direzione di una selezione meritocratica (escluso i finanziamenti estivi del 7%) vediamo modificarsi le tessere che compongono il dibattito sul ruolo e la qualita’ del sistema formativo: non più la dicotomia tra pubblico e privato ma ora una spietata gara a chi rivendica più meritocrazia.

Il merito è semplicemente quello di spendere meno andando a sacrificare l’offerta formativa_impugnano questo grimaldello, per scardinare il processo formativo scolastico, incentrato sulle esigenze dello studente, e favorire un modello di scuola il cui solo fine è quello di sfornare giovani precari disposti a farsi sfruttare nei vari stage aziendali offerti dalle facoltà. Meritocrazia e ignoranza, due dispositivi sempre più interfacciati, al fine di mantenere un equilibrio // Privilegiare da un lato, togliere diritti dall’ altro // Scatenare una guerra tra poveri, distogliere l’attenzione dalle ingiustizie.

Le studentesse e gli studenti l’anno scorso hanno saputo immaginare e dar vita ad una proposta, quella dell’autoformazione, che rispondesse alla nostra esigenza di veder rispettata la propria soggettività, al nostro bisogno di creare il proprio percorso nelle accademie e nelle facoltà, alla necessità di costruire un’alternativa valida all’avvilente realtà dei tagli e della svendita della scuola pubblica. Il sapere condiviso e la relazione_un presente di autoformazione_ribellarsi_avviare un procezzo di liberazione_siamo tutti meritevoli Abbiamo saputo reimmaginare il nostro ruolo nelle accademie e nelle facoltà, riprendendoci il diritto ad una formazione di qualità, rifiutandoci di stare a guardare mentre si specula sul nostro futuro, prendendo parola contro chi ci vuole ignoranti ed obbedienti, impegnandoci tutti e tutte assieme per liberare saperi e renderli condivisi. Abbiamo sorpreso chi ci immaginava vinti in partenza e pronti ad accettare supinamente qualsiasi taglio alla libera condivisione dei saperi -> abbiamo saputo rafforzare il nostro no ai tagli indiscriminati con l’autoformazione ed il dialogo fra di noi -> abbiamo saputo opporre un’alternativa dal basso a chi vede la scuola solo come una fabbrica di futuri precari -> abbiamo difeso il nostro presente -> abbiamo dato un significato al nostro vivere le accademie e le facoltà nelle quali ci formiamo.

Oggi torniamo nelle strade e nelle piazze della nostra città per ricordare che chi ha saputo costruire tutto questo non si merita i tagli svilenti sul proprio futuro.

nessuna tregua a chi vede la scuola pubblica solo come una spesa inutile,
a chi non si rende conto dell’importanza degli strumenti cognitivi che la formazione deve dare,
a chi vuole svendere il nostro presente per il suo profitto,
a chi ci toglie la possibilità di scegliere un percorso che sia sentito come proprio per darci un’offerta formativa già pronta ed impacchettata in base alle esigenze di mercato,
a chi taglia il nostro futuro con l’accetta per usarci a suo piacere,
a chi specula sulla nostra pelle, sui nostri bisogni, sui nostri desideri.

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grave attacco di mariani ai diritti 
dei docenti a contratto, dei tutor e degli studenti http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/grave-attacco-di-mariani-ai-diritti-%e2%80%a8dei-docenti-a-contratto-dei-tutor-e-degli-studenti/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/grave-attacco-di-mariani-ai-diritti-%e2%80%a8dei-docenti-a-contratto-dei-tutor-e-degli-studenti/#comments Mon, 22 Jun 2009 12:00:48 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=1837 comunicato studenti

Quello che succede oggi è il risultato di una situazione che si trascina ormai da tempo. Questa accademia fino ad ora si è sempre basata su accordi verbali senza alcuna validità legale e sulla buona fede di chi prestava lavoro senza garanzie (docenti e tutor). Quest’anno la direzione aggredisce questa scuola con la falsa pretesa di fare ordine. Una parte dei docenti a contratto non verrà pagata per decisione del nuovo direttore Mariani. Questo significa che i corsi da loro tenuti quest’anno accademico non avranno alcuna validità e verranno annullati come se non fossero mai stati fatti: niente esami, niente crediti, nessuna possibilità di vedere riconosciuta la frequenza e l’impegno nostro e dei professori. Inoltre otto ex studenti, i tutor, che hanno garantito in questo semestre una serie di servizi per noi, rischiano di non essere pagati. Come è giusto che sia, tutti i docenti hanno deciso di protestare contro queste decisioni, sospendendo gli esami. Come studenti appoggiamo pienamente la decisione dei professori, in quanto solidali con questi ultimi e i tutor, nonché con i ragazzi che si vedranno cancellati i corsi. Pertanto indiciamo un’assemblea permanente durante la quale si deciderà come agire.

comunicato docenti a contratto

Il direttore dell’Accademia ha comunicato al direttore della Scuola di Nuove tecnologie prof. Cuoghi che non intende riconoscere il lavoro (e quindi firmare i relativi contratti) a quattro dei nostri docenti: i proff. Marangoni (Uso dei software per il web), Perretta (Semiotica dell’arte), Tombola (Tecniche di montaggio) e Berardi (Elementi di storia della comunicazione sociale): i primi due perché hanno insegnato una materia con la stessa denominazione (ma programmi diversi), al biennio e al triennio, il terzo perché ha fatto un corso di 60 ore invece che 45, il quarto addirittura perché “non risulta” negli elenchi ufficiali dei docenti (???). Contestualmente ha deciso di convocare gli 8 tutor per decidere quali di essi verranno pagati e quali no: il loro numero, a suo parere, è eccessivamente elevato.

La posizione dei quattro docenti, come il numero dei tutor, erano stati regolarmente concordati dalla direzione della nostra Scuola col precedente direttore De Filippi, ma il direttore Mariani non vuole riconoscere questi accordi. Tre docenti rischiano dunque di venire pagati per una parte solo delle ore di insegnamento che hanno effettivamente fatto, un quarto di non venire pagato affatto. Alcuni tutor (non sappiamo quanti) rischiano di aver lavorato gratis. Gli studenti, da parte loro, rischiano di non poter fare esami a cui sono regolarmente iscritti per corsi che hanno frequentato. Una situazione che definire scandalosa è poco.

Il Comitato Contrattisti Brera chiede:
- al Direttore Prof. Mariani di tornare su queste gravi decisioni e rispettare i più elementari diritti dei professori a contratto, dei tutor e degli studenti;
- al Direttore della Scuola, al Comitato Scientifico e a tutti i docenti di ruolo di appoggiare e sostenere concretamente le nostre richieste, e decide
il blocco immediato degli esami
sino a che le nostre richieste non saranno accettate

Agli studenti chiediamo di unirsi alle nostre richieste e alla nostra lotta, che non è affatto rivolta contro di loro, ma contro una politica miope, autoritaria e arrogante.

Milano, 22 giugno 2009

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continua il blocco della didattica, lezioni in piazza! http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/continua-il-blocco-della-didattica-lezioni-in-piazza/ http://www.mybreadcrumbs.it/autart/comunicati/continua-il-blocco-della-didattica-lezioni-in-piazza/#comments Wed, 22 Oct 2008 01:00:49 +0000 admin http://www.mybreadcrumbs.it/autart/?p=5127 Mercoledì 22 Ottobre 2008 00:32

Si susseguono cortei, iniziative e assemblee negli atenei di Milano. Oggi all’Accademia delle Belle Arti di Brera circa 200 studenti e alcuni professori si sono ritrovati in assemblea, luogo in cui decidere in modo comune e trasparente i prossimi appuntamenti della protesta contro i DL Gelmini. Sull’onda delle ultime giornate in cui, da Pisa a Roma, da Firenze a Genova, proliferano lezioni nelle piazze l’ assemblea dell’Accademia ha deciso di riproporre questo tipo di mobilitazione: un blocco della didattica che sappia aprire i cancelli alla formazione, e costruire un’ Università differente.
Mentre in piazza del Duomo si svolgeva la prima lezione in piazza che ha visto arrivare studenti da Scienze Politiche, Bicocca, Festa del Perdono e addirittura da Sesto San Giovanni un corteo di qualche centiaio di studenti di Mediazione Culturale, gli studenti di Brera insieme ai professori hanno preparato un calendario di lezioni che a partire da domani arriveranno fino alla fine di ottobre: il cortile di Brera, piazza del Duomo, Duca d’Aosta, la pinacoteca e la galleria sono solo alcuni dei luoghi possibili dove andremo a fare le nostre lezioni finalmente aperte a tutti. In questi giorni saremo dappertutto, con cortei e lezioni, iniziative e mobilitazioni: attraverseremo le piazze, bloccheremo le strade, sempre più decisi e incontrollabili, rilanciando lo slogan che da giorni ormai attraversa Milano “Abbiamo cominciato per non fermarci”.

Segui il programma giorno per giorno:

Domani, giovedì ore 12.00 nel cortile di Brera1

Venerdì ore 9.30 in piazza Duomo

Ma non sarà con venerdì che termineranno le lezioni in piazza: settimana prossima già in programma una lezione aperta al giorno, con unica eccezione di giovedì 30 dove scenderemo in piazza un’altra volta in migliaia.

Collettivo AutArt, Accademia delle Belle Arti di Brera

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