Il collettivo autart è un gruppo aperto di studentesse e studenti dell’Accademia di Brera che desiderano costruire un percorso di critica e riflessione all’interno di questa istituzione, un percorso in continuo divenire nel quale si parli del nostro presente.
Questo gruppo nasce alla fine dell’occupazione dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, avvenuta nel gennaio 2008, con il desiderio di far crescere le relazioni nate durante quell’esperienza critica verso un’istituzione incapace di vivere il cambiamento.
La nostra esperienza è sempre stata aperta nel riflettere su quei meccanismi che caratterizzano il grande calderone dell’arte contemporanea, ed ha portato ad una prospettiva autonoma che non vede soluzione alcuna nel sistema del mercato dell’arte.
Autonomia artistica, autoformazione e artivismo, quindi, sono quegli strumenti che ci permettono di mettere fortemente in discussione tutti quegli aspetti controversi e regressivi che fanno delle accademie italiane istituzioni barcollanti ed incerte.
Ci siamo interrogati sul mancato accesso ad una laurea, sul sistema del 3+2 avviato con il processo di Bologna, sullo sproporzionato aumento delle tasse di anno in anno, sulla non accessibilità al materiale scolastico per via dei mancati finanziamenti, sul mercato del lavoro e in generale sui problemi della formazione superiore artistica in questo paese. Abbiamo continuato a sviluppare progetti all’interno dell’Accademia per elaborare insieme nuove posizioni ma ci siamo anche relazionati all’esterno per far conoscere il problema e discutere anche fuori dai circuiti accademici.
Le riflessioni sono necessariamente andate a sfociare in un ragionamento artistico/politico che vuole un suo riscontro nelle pratiche. Praticità riscontrabile in progetti che valorizzano l’autonomia della espressività, distaccata dai restrittivi vincoli del meccanismo arte-mercato. Quindi autoformazione nell’autoproduzione, gradino fondamentale nella sperimentazione nell’era di internet.