IPPOLITA
Gli hackers fanno molto e dicono poco. Ma, nell’era della tecnocultura, hanno molto da insegnarci: la passione per la tecnologia, la curiosità che li spinge a metterci sopra le mani….
TOMAS IBANEZ
L’estrema virulenza degli anatemi scagliati contro il relativismo da Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger non può che spingerci a prendere seriamente …
Gli hackers fanno molto e dicono poco. Ma, nell’era della tecnocultura, hanno molto da insegnarci: la passione per la tecnologia, la curiosità che li spinge a metterci sopra le mani, a smontare per comprendere, a giocare con le macchine, a condividere i codici che creano. Essere pirati informatici significa essere pirati della realtà.
Hacktivism e’ un’espressione che deriva dall’unione di due parole: Hacking e Activism.
Il libro contiene riflessioni sulla facoltà del linguaggio, cioé sulla natura umana. Prendere la parola: questo evento così familare costituisce nondimeno la base sperimentale più attendibile per affrontare molti problemi capitali della filosofia, dal rapporto tra potenza e atto alla formazione dell’autocoscienza
Gli anni Ottanta non sono stati solamente anni di normalità politica ed estetica. Sono stati anche anni dì grande fermento e di spericolata sperimentazione. E questo in molti campi differenti, estetici come politici: nella cultura dei graffiti e dell’aereosol art, ma anche nelle culture elettroniche
Il primo tentativo di ricostruzione della storia del networking artistico in Italia. Un’analisi sull’uso creativo e condiviso delle tecnologie, dal video al computer e sulla formazione di una comunità hacker italiana.