SEMINARIO CON SEXYSHOCK
Martedì ore 11:00 – Aula Magna
@ Accademia di Belle arti di Brera, Viale Marche 71 (Brera 2)
incontro del laboratorio d’autoformazione SAPESSI COM’È STRANO IL POSTPORNO A MILANO
Che cosa è erotico e cosa no? Quali parti del corpo sono sessuabili? È più eccitante una zucchina o un ferro da stiro? Come influiscono i modelli di genere sui desideri e le pratiche erotiche? Quale margine di creatività individuale c’è nell’esperienza sessuale?
Prendendo spunto dalle riflessioni di Beatriz Preciado e dal suo “Manifesto Contra-sessuale” (2002) nel corso di questo laboratorio si invitano gli studenti e studentesse a riflettere su queste domande e si offriranno loro degli spunti – teorici e creativi- per sovvertire gli immaginari dominanti sulla sessualità e sul genere.
La giornata laboratoriale verrà gestita attraverso modalità didattiche attive: verranno alternati momenti frontali a momenti di discussione e di lavori di gruppo. Le sezioni frontali saranno volte a fornire a studenti e studentesse “una cassetta degli attrezzi teorici” sul recente dibattito internazionale su sessualità, genere ed erotismo utile a comprendere le coordinate entro cui si sviluppa il laboratorio. Successivamente, verranno proposti ai/lle partecipanti degli stimoli concreti volti a decostruire attivamente i modelli dominanti di sessualità ed erotismo e ad esplorare nuove, possibili e creative forme di desiderio.
SexyShock di Bologna
È un collettivo che ha realizzato il primo sexy shop al femminile d’Italia, che il primo dicembre 1992 ha aperto i battenti all’interno del Teatro polivalente occupato di Bologna. L’idea è stata quella di ripensare al femminile uno spazio in cui solitamente si spaccia roba pornografica. Lo spazio ospita per la maggior parte creazioni originali pensate da donne e realizzate in esclusiva da un un laboratorio artigianale. L’idea è venuta a un gruppo di donne che si era messo insieme per affrontare l’ultima battaglia del femminismo bolognese per questo ha avuto l’idea di prendere qualcosa che proviene dal mercato per trasformarla e restituirla all’esterno in modo completamente diverso. Il SexyShock, comunque, non è solo un negozio ma anche uno spazio di discussione da cui è partita una sexy inchiesta sull’immaginario sessuale di uomini e donne a partire dalla pornografia. Inoltre ha al suo interno un gruppo di lavoro sulla prostituzione organizzato in collaborazione con il “Comitato per i diritti civili delle prostitute”. Recentemente il collettivo ha prodotto una campagna nazionale contro la violenza maschile sulle donne. Tutto insieme in un unico laboratorio perché i corpi lavorano, comprano, vengono violentati, prostituiti, ma desiderano anche, provano piacere, fanno l’amore. Questa complessità non viene riconosciuta, non ha ancora un sistema di rappresentazione. Sembra che non sia comunicabile perché è contraddizione vivente. Ma la realtà è fatta anche di questo: contraddizioni che vivono, si muovono, si attraversano, si contaminano e mutano.