ANDREA FUMAGALLI
Giovedì 21 gennaio 2010 ore 13,30
@ Accademia Belle Arti di Brera, Scuola Nuove Tecnologie dell’Arte, via Brera 28 aula Napoleonica
incontro all’interno del ciclo:
Focus 2009/2010
“Il punto che vogliamo sottolineare è proprio questo: quando si parla di capitalismo cognitivo e/o della conoscenza si intende la produzione di ricchezza tramite la conoscenza stessa, attraverso l’utilizzo di quelle facoltà della prestazione lavorativa che sono definite dall’attività cognitiva (lavoro cognitivo), cioè principalmente di attività cerebrali immateriali.
Essendo il cervello (come il processo di accumulazione della conoscenza) per definizione individuale, anzi elemento di definizione stessa della singola identità tramite le facoltà del linguaggio e della memoria (cfr. Locke), il lavoro cognitivo è per sua natura poco omogeneizzabile, in quanto bioeconomico, vale a dire dipendente dalla biologia individuale. Proprio per la sua natura individuale, il lavoro cognitivo necessità di una grande attività relazionale, come strumento per la trasmissione e la decodificazione della propria attività cerebrale e dei saperi accumulati. Capacità cognitive e attività di relazione sono due facce della stessa medaglia, inscindibili una dall’altra. Il lavoro cognitivo perché diventi produttivo ha bisogno dunque di “spazio”, di sviluppare una rete di relazioni, altrimenti, se resta incorporato nella singola persona, diventa fine a se stesso, magari processo di valorizzazione individuale ma non valore di scambio per l’accumulazione della ricchezza, cioè “merce”. Il capitalismo cognitivo è per forza reticolare, cioè è non lineare e le gerarchie che sviluppa sono interne ai singoli nodi e tra i diversi nodi della rete, sono gerarchie complesse e spesso legate a fattori controllo sociale dello spazio all’interno del quale si sviluppa (cfr. M. Castells, 2002)”.
(Andrea Fumagalli, da: Appunti su conoscenza, saperi e capitalismo cognitivo)
Andrea Fumagalli insegna Economia Politica all’Università di Pavia. Svolge attività di ricerca sui temi del mercato del lavoro e della distribuzione del reddito. Ha scritto numerosi saggi e articoli. E’ uno degli animatori della EuroMayDay precaria.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:
La crisi economica globale, Ombre corte, Verona, aprile 2009. – Bioeconomia e capitalismo cognitivo, Verso un nuovo paradigma di accumulazione, Carocci Editore, Roma, 2007, pp. 240. – Il lavoro. Nuovo e vecchio sfruttamento, Ed. Punto Rosso, Milano, 2006, pp. 212. – La moneta nell’impero (con C.Marazzi e A.Zanini), prefazione di A. Negri, Ombre Corte, Verona, 2002. – Finanza fai da te. Borsa e risparmi nel mercato globale, DeriveApprodi, Roma, 2001. – Tute bianche. Disoccupazione di massa e reddito di cittadinanza, a cura di Andrea Fumagalli e Maurizio Lazzarato, DeriveApprodi, Roma, 1999. – Il lavoro autonomo di seconda generazione. Scenari del postfordismo in Italia, a cura di Sergio Bologna e Andrea Fumagalli, Feltrinelli, Milano, 1997. – La piccola e media impresa in Provincia di Milano nei primi anni ‘90, prefazione di E. Cavicchini, F.Angeli, Milano, novembre 1996 – Moneta e Tecnologia: le istituzioni instabili dell’economia capitalistica, prefazione di G. Lunghini, F.Angeli, Milano, 1995. – L’Antieuropa delle monete (con L.Berti), prefazione di S. Bologna, Manifestolibri, Roma, 1993.
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