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Asseblea generale dell’università

Martedì 18 maggio
ore 9 aula 302
via Festa del Perdono

I tagli decisi dal governo (l.133/2008) contro cui si mobilitò tutto il mondo della formazione, dando vita al movimento dell’Onda, non sono stati messi in discussione. Anzi, la crisi che ha ripreso a soffiare travolgendo la Grecia e minacciando Spagna e Portogallo lascia facilmente prevedere, come d’altronde è già stato annunciato dal governo, una nuova finanziaria “di lacrime e sangue”. Il problema sarà capire chi dovrà pagare il conto di una crisi causata da decenni di politiche neoliberiste. Il disegno di legge delega di riforma del sistema universitario è ancora fermo alla Commissione Cultura e Istruzione del Senato ma l’urgenza di evitare il crack finanziario costringe gli atenei a riorganizzarsi senza attendere un’eventuale ennesima controriforma.

In Statale i baroni sono impegnati in una silenziosa lotta intestina per spartirsi le ultime risorse: i dipartimenti stanno per essere accorpati, il diritto allo studio è in ulteriore ridimensionamento, sono stati azzerati i fondi per la ricerca e per la didattica. Da ultimo le tasse a carico degli studenti, che già dal 2005 superano abbondantemente i limiti di legge, sono state ulteriormente aumentate durante il CdA dello scorso 27 aprile. Lavoratori, studenti e ricercatori, ovvero le componenti dell’ateneo che si trovano a pagare il costo del Processo di Bologna, delle miope politiche del governo e della gestione bancarottiera dei baroni non ci stanno. Martedì 18 maggio, giornata nazionale di mobilitazione contro il ddl Gelmini, anche a Milano avrà luogo l’ASSEMBLEA GENERALE DELL’UNIVERSITA’: alle ore 9 in aula 302 (sede di via Festa del Perdono). Noi saremo presenti con gli altri collettivi dell’assemblea interfacoltà milanese e invitiamo tutti gli studenti a partecipare insieme ai lavoratori e ai ricercatori.

Diciamo basta all’aumento delle tasse e della precarietà cui siamo costretti!